Cardo mariano

Il cardo mariano è una pianta a fusto eretto e vigoroso che può raggiungere il metro e mezzo d’altezza, particolarmente diffusa nell’area mediterranea e principalmente nell’Italia del Sud e del Centro, più raramente nel Nord‑Italia.

Si trova con una certa facilità nei campi incolti, nei pascoli o lungo i margini dei sentieri.

Le sue foglie sono grandi, lobate, hanno un colore verde intenso, lucenti con striature biancastre e bordo spinoso e ciliato. I fiori di un bel color violetto sono circondati da brattee spinose e riunite in grandi capolini.

La fioritura avviene in estate.

Del cardo mariano si utilizzano le foglie, la radice e i semi. Le foglie devono essere raccolte in primavera e fatte essiccare in un luogo ombroso e ventilato, mentre le radici si asportano in primavera o in autunno. I  semi invece si raccolgono scuotendo i capolini essicati.

Il cardo mariano è la pianta più adatta per il fegato, che protegge da sostanze come alcool, e acido acetisalicilico, paracetamolo, e altri farmaci di sintesi. Utile nelle epatiti acute e croniche, in quanto migliora la funzionalità essendo un potente epatoprotettore.

Il cardo mariano era utilizzato fin dall’antichità proprio per l’azione stimolante che è in grado di esercitare sulla secrezione biliare. Questa proprietà deve essere attribuita principalmente alla silimarina, una sostanza in grado di svolgere un’azione favorevole nei confronti del fegato.

Usi e dosi

Per combattere le infiammazioni e gli ingrossamenti del fegato, le malattie epatiche croniche, si utilizza il cardo mariano sotto forma di decotto.

  • Decotto: mettere 1 cucchiaio di droga essiccata (foglie e radice) a bollire per 2‑3 minuti in 250 ml. di acqua bollente; filtrare, bere un paio di tazze al giorno. Prima dei pasti nel caso di affezioni epatiche, mezz’ora dopo i pasti come eccellente colagogo. Lo stesso decotto consumato nelle medesime dosi, ha anche proprietà toniche e diuretiche.

  • Per stimolare l’appetito: frantumare 20 gr di radici di cardo mariano, metterle in infusione per un paio di giorni in 1 litro di vino bianco secco. Se ne ottiene un liquore dalle proprietà aperitive utili nei casi di appetito scarso. Uso: 2 bicchierini al giorno pri­ma dei pasti principali.

Avvertenze: i semi vanno usati solo dietro prescrizione medica.

Per informazioni: [email protected]