Salice

Il salice bianco, come le altre varietà di salice, cresce in tutta l’Europa ed in Italia è diffuso fino alle zone montane e lo troviamo specialmente lungo le rive di fiumi e ruscelli.

Il salice bianco si distingue dagli altri salici per le sue foglie allungate  e strette di colore bianco argentato.

In fitoterapia oltre al salice bianco vengono usati anche il salice rosso e il salice piangente che hanno le stesse proprietà medicinali.

Le virtù terapeutiche della pianta sono dovute alla presenza di una sostanza chiamata “salicina” e di molto tannino presenti in tutte le parti della pianta ed in particolare nella corteccia.

Il salice ha proprietà astringenti, analgesiche, sedative, febbrifughe, antireumatiche, antinevralgiche e antimalariche.

E’ un antinevralgico e antispasmodico utile nei problemi reumatici e articolari.
Può essere usato anche per abbassare la febbre e come coadiuvante nel trattamento dei disturbi tipici della stagione invernale.

Le foglie, che devono essere raccolte in piena estate, e i fiori ,che vanno raccolti in piena fioritura, vengono usati soprattutto contro l’insonnia e per favorire la regolarità del ciclo mestruale.

Usi e dosi

  • Decotto: bollire per 10 minuti una manciata di corteccia essiccata in un litro di acqua; bere tre bicchieri al giorno.

  • Tintura vinosa: mettere due manciate di corteccia essiccata in un litro di vino bianco, lasciare macerare per 10 giorni; bere un bicchierino dopo i pasti principali.

  • Thé: con le foglie o i fiori prepare una specie di thè che va bevuto alla sera come sedativo del sistema nervoso, contro l’insonnia e nei disturbi mestruali.

Tutte queste virtù del salice sono dovute all’alto contenuto di acido salicilico(8‑9%) e tanninico (fino al 10%), che compongono anche uno dei farmaci più conosciuti in tutto i mondo: l’aspirina.

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