Le specie di salsapariglia diffuse nel mondo sono moltissime; in Italia cresce spontanea la specie “aspera”, soprattutto in Liguria e nel Sud, dove forma delle macchie su muri e sulle rocce, ai bordi dei campi coltivati e lungo le siepi.
E’ una pianta sempreverde che può raggiungere i 2 metri d’altezza, con fusti sarmentosi, lunghi e flessibili, molto ramosi, che presentano spine e viticci. Le foglie sono coriacee, alterne, picciolate, punteggiate di bianco o nero e hanno una caratteristica forma cuoriforme, quasi triangolare con alla base del picciolo 2 viticci. I fiori sono di colore bianco verdastro, raccolti in ombrelle che formano dei racemi.
Il frutto della salsapariglia è una bacca verde che diventa rossa quando raggiunge la completa maturazione. Fiorisce in estate-autunno.
La parte utilizzata della pianta è la radice.
La salsapariglia è usata per le sue proprietà depurative, diuretiche e sudorifere.
Ottima in caso di influenza, raffreddore, reumatismi e gotta.
Usi e dosi
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Decotto: bollire 20 gr. di salsapariglia essiccata in 1 litro di acqua per 10 minuti; poi lasciare riposare per un quarto d’ora, filtrare e bere 2 mezze tazze al giorno lontano dai pasti principali. Per combattere artrite e nefrite.
- Infuso: lasciare in infusione 30 gr. di salsapariglia essiccata in 1 litro di acqua per 10 minuti; filtrare e bere 1-2 tazze al giorno lontano dai pasti principali. Nei casi di gotta.
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Sia il decotto che l’infuso hanno effetto diuretico in quanto favoriscono l’eliminazione delle urine
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Decotto: bollire per 10 minuti 30 gr. di salsapariglia in 1 litro d’acqua; bere 2 tazze al giorno per 10 giorni. Questo preparato dona colorito al viso.
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