Cicoria

La cicoria cresce spontanea un po’ dappertutto: nei luoghi erbosi, nei prati, nei terreni asciutti ed è diffusa in tutta Italia dalle zone di pianura fino alla montagna. Dalla specie selvatica sono derivate le attuali varietà coltivate che utilizziamo oggi per fini alimentari.

Ha il fusto eretto molto ramificato, le foglie sono caratterizzate da profonde incisioni dentate mentre i fiori hanno un bel colore celeste intenso. La pianta che può raggiungere il metro di altezza fiorisce in estate.

È una pianta conosciuta e apprezzata fino dalla remota antichità per le sue proprietà alimentari e terapeutiche.

Della cicoria si utilizzano le foglie che vanno raccolte prima che la pianta fiorisca e la radice carnosa che si raccoglie invece in autunno e può essere usata fresca o essiccata.

La cicoria, sia quella coltivata che quella selvatica, è uno dei vegetali più usati e apprezzati in cucina dalle molte proprietà e dal tipico sapore amarognolo.

Tra le tante insalate spontanee, la cicoria è una delle più comuni, che troviamo in quasi tutte le stagioni. È però preferibile mangiarla quando le foglie sono tenere e carnose, cioè in primavera.

Sotto il profilo curativo, la cicoria ha la proprietà di stimolare le funzioni dell’intestino, del fegato e dei reni, con conseguenze effetto depurativo e disintossicante generale che si riflette anche nell’aspetto della pelle.

La cicoria è anche un eccellente stimolatore delle funzioni stomachiche, abbassa la glicemia e facilita la digestione.

Per tutti questo scopi si consigliano due cure preventive da fare in primavera‑autunno di 15 giorni ciascuna.

Usi e dosi

  • L’acqua di bollitura è un brodo vegetale che contiene molte proprietà, perciò non va buttata ma conservata in frigorifero e bevuta a tazze, una prima dei pasti principali. È utile ai diabetici, nei casi di inappetenza, nelle malattie della pelle, negli ingorghi di fegato, nell’itterizia e nella stitichezza cronica.

  • Decotto: unire 200 gr. di radice e foglie di cicoria, 30 gr. di foglie di carciofo e 1 gr. di gramigna. Far bollire il tutto per 7‑8 minuti in 1 litro d’acqua, filtrare e bere 1 bicchiere al mattino a digiuno per 15‑20 giorni di seguito. Utile come depurativo del sangue, di fegato e reni, come prevenzione dell’arteriosclerosi e delle forme artritiche.

  • Infuso: mettere in infusione 20 gr. di cicoria in 1/2 litro d’acqua bollente per 10 minuti, filtrare e bere 1 o 2 tazze al mattino a digiuno nei casi di stitichezza cronica.

  • Maschera: pestare la radice fresca  in un mortaio ed applicarla sul viso pulito insieme al succo per ottenere  una maschera di bellezza rinfrescante utile per combattere gli arrossamenti della pelle.

  • La radice torrefatta della cicoria è un eccellente succedaneo del caffè.

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