Si tratta di una pianta molto nota e molto comune nelle regioni mediterranee che può raggiungere i 60‑70 cm di altezza.
Esistono diverse specie di salvia, alcune delle quali molto comuni allo stato spontaneo, come la “savia pratensis”, frequente nei prati montani e con fiori azzurri o violacei; la “salvia glutinosa”, che ha fiori giallo‑chiari, ed è facilmente reperibili in luoghi umidi e ombrosi, la “salvia sclarea”, che ha delle foglie grandi e ovali, che hanno profumo di moscato; e la “salvia verbenacea”, con fiori azzurri che cresce un po’ ovunque.
La specie più comune è però la “salvia officinalis”, pianta aromatica tipica della vegetazione dell’Italia centro‑meridionale e coltivata dappertutto per usi sia culinari che fitoterapeutici.
Le foglie della salvia hanno forma oblunga, sono picciolate, persistenti, ricoperte di una leggera peluria. I fiori di color blu violetto sono raccolti in spighe terminali. La fioritura avviene dalla primavera all’estate.
Della salvia si utilizzano soprattutto le foglie, che vanno raccolte prima della fioritura, fresche o essiccate. Si possono utilizzare anche le sommità fiorite. Vanno conservate in vasetti di vetro al riparo dalla luce.
Preziosa pianta aromatica la salvia era stimata fin dall’antichità: il nome “salvia” deriva dal latino “salus”(salute) appunto per le sue molteplici proprietà.
Aiuta a regolare il ciclo mestruale, è utile nelle dismenorree e per combattere i problemi legati alla menopausa: per le sue proprietà stimolanti ed estrogene gli Egiziani ne davano da bere alle donne per renderle più fertili.
E’ un tonico che stimola il sistema nervoso e quello cortico-surrenale, perciò aiuta nei casi di stanchezza generale, nelle convalescenze, nell’ipotensione, dando tono all’intero organismo.
Stimola l’appetito e migliora la digestione.
Le foglie di salvia sull’apparato respiratorio hanno effetto balsamico ed espettorante (si possono anche fumare delle sigarette fatte con la foglie secche di salvia) e sono benefiche negli eccessi d’asma. Altra interessante proprietà della salvia è quella di diminuire la glicemia (diabete).
In cucina è largamente usata per aromatizzare carni, minestre o verdure.
Uso e dosi
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Infuso: mettere in infusione 30 gr. di foglie in 1 litro di acqua bollente per alcuni minuti; filtrare e aggiungere al filtrato 1 etto di miele e la scorza di 1 limone. Bere 1 bicchierino dopo i pasti principali. Preparazione adatta come tonico, stimolante, digestivo ed emmenagogo.
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Far sbollentare per un paio di minuti 1 cucchiaino di foglie in 250 ml d’acqua; bere 1 o 2 tazze al giorno secondo necessità lontano dai pasti. Usare questa preparazione in caso di bronchite.
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Lo stesso decotto viene usato per fare gargarismi in caso di infiammazioni del cavo orale, nelle tonsillite e come rimedio per rinfrescare l’alito pesante.
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Mettere a riposare per 10 minuti 10 gr di foglie essiccate in 1 litro di acqua bollente; filtrare e aggiungere il filtrato all’acqua del bagno. Restare immersi per circa 20 minuti. Questo bagno dà ottimi risultati nel caso di eccessiva sudorazione e porta miglioramenti anche a chi soffre di reumatismi.
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Lo stesso preparato con l’aggiunta di un po’ di timo dà un bagno non solo molto profumato ma anche rigenerante nel caso di stanchezza.
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Il semicupio di salvia è consigliato per il suo effetto rilassante a chi soffre di dolori addominali e alle persone nervose.
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Compresse: usare l’infuso di salvia applicandolo esternamente come compressa sulle zone interessate nei casi di dermatosi, eczemi, ulcere e piaghe.
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Tintura vinosa: mettere una manciata di foglie in un litro di vino e lasciarlo a macerare per 8 giorni; bere un bicchierino dopo i pasti principali.
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Dentifricio: mescolando salvia polverizzata a bicarbonato di sodio, carbonato di calcio e argilla si può ottenere un composto usato come dentifricio. O più semplicemente si possono strofinare i denti con una foglia di salvia.
Come tonico del cuore e del sistema nervoso un buon rimedio è una foglia fresca tenuta in bocca per un pò ingerendo poi la saliva da essa prodotta.
Avvertenze: controindicata per le persone molto nervose e per le donne che allattano. Non utilizzare la tisana per lunghi periodi in dosi elevate.
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