Sedano

Il sedano a canna piena e il sedano rapa sono coltivati negli orti e nei campi. Il sedano selvatico, dal quale derivano le varietà coltivate, si differenzia da queste ultime per l’altezza ridotta e le foglie più piccole, l’odore intenso e il sapore amaro. Cresce spontaneo nei luoghi paludosi, nei litorali mediterranei, nei terreni salmastri.

È una pianta dal fusto eretto, scanalato, ramificato, con foglie di color verde intenso e fiori di colore bianco giallastri riuniti in ombrelle che fioriscono in estate.

Del sedano coltivato si utilizzano le foglie, la radice e i frutti.

Il  sedano coltivato, verdura molto usata e ricca di vitamine nonché di discrete percentuali di magnesio e zolfo, sostanze molto importanti per l’organismo umano, non è molto diverso dal sedano selvatico, anche se ha un sapore meno intenso e proprietà più attenuate.

Il sedano coltivato è un’eccellente verdura che può essere consumata fresca, in dosi moderate, o cotta per preparare minestre e insaporire risotti. Il sedano consumato crudo sembra essere un valido stimolante sessuale.

Le proprietà del sedano sono soprattutto diuretiche e depurative.

I  semi del sedano inoltre, come quelli del finocchio, dell’anice e della carota, sono carminativi, provocano cioè l’eliminazione dei gas che si sviluppano nello stomaco e nell’intestino.

Usi e dosi

  • Infuso di semi: lasciare in infusione per 5‑6 minuti 1 cucchiaino di semi (frutti) in 250 ml di acqua bollente, filtrare e bere 1 tazzina prima dei pasti principali. Combatte l’aerofagia.

  • Infuso di semi: lasciare in infusione per 10 minuti 1 cucchiaino di semi essiccati in 1 tazza d’acqua bollente; filtrare e bere 1/2 tazza prima dei pasti principali per combattere l’inappetenza.

  • Decotto di radici: far bollire in 1 litro d’acqua 15 gr. di radici. Lasciare riposare per 5 minuti, filtrare e bere 2‑3 tazzine al giorno lontano dai pasti. Utile in tutti i casi di artrite, reumatismi e debolezza di stomaco.

  • Decotto di radici: far bollire per 4‑5 minuti 20 gr. di radici di sedano selvatico in 1 litro d’acqua; lasciare  riposare un quarto d’ora, filtrare e bere 2 tazze al giorno, mattino e sera, lontano dai pasti principali. Indicato per i sofferenti di calcolosi, sia renale che biliare. Lo stesso decotto è un valido espettorante contro la tosse.

  • L’acqua di cottura dei sedano può essere usata per fare gargarismi nel caso di infiammazioni della cavità orale.

  • Lo sciroppo delle 5 radici: mettere una manciata di radice di sedano, una di prezzemolo, una di finocchio selvatico, una di asparago e una di pungitopo; tritarle tutte finemente e farle bollire per 30 minuti in tre litri di acqua, filtrare e aggiungere due chili di zucchero. Far bollire ancora per 5 minuti e poi conservare in recipienti dì vetro. Questo preparato viene usato contro i calcoli biliari, renali e vescicali ed è utile nella gotta e  contro i dolori reumatici in genere. Bere da 3 a 4 bicchierini al giorno prima o dopo i pasti principali.

Avvertenze: non consumare mai la pianta del sedano selvatico fresca. Il sedano coltivato consumato crudo è poco digeribile.

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