Passiflora

La passiflora è una pianta originaria del Brasile e del Perù, ma si è diffusa moltissimo come coltivazione ornamentale tanto che oggi la troviamo un po’ ovunque, anche in Italia.

È una pianta rampicante che presenta un  fusto esile, con foglie sparse, palmate, lobate e dentate.

I suoi fiori sono detti “i fiori della passione”in quanto la fantasia popolare vi vedrebbe proprio alcuni strumenti della passione di Cristo, come la corona di spine, i chiodi e il martello.

In fisioterapia si utilizza la pianta intera senza la radice, ma si possono usare anche i frutti maturi che sono commestibili.

Numerosi sono i principi attivi contenuti nella passiflora: alcaloidi del gruppo piridino‑indolico, passiflorina, armina e armolo, e derivati flavonici.

Conosciuta come sedativo in primo luogo la passiflora è un antispasmodico generale, ma funziona anche come sedativo nervoso utile in caso di ansia e di insonnia.

È un efficace calmante nei casi di sovraffaticamento, nella tachicardia, nei dolori spastici addominali e nelle affezioni dello stomaco di origine nervosa-.

 Tranquillizzando può avere effetti positivi in tutti quei disturbi, dal mal di stomaco all’insonnia, originati da stress.
Si usa anche in menopausa per combattere le manifestazioni tipiche quali vampate di calore, sbalzi di umore, ecc,

Usi e dosi

  • Infuso: lasciare in infusione un cucchiaio di pianta essiccata e triturata in un litro di acqua bollente per 10 minuti; filtrare e addolcire con miele. Bere 3 bicchieri al giorno, uno prima di andare a dormire e gli altri tra i pasti principali.

  • Tintura: mettere due manciate di pianta essiccata in un litro di alcool a 50° e lasciare macerare per 10 giorni. Prendere da 20 a 30 gocce in mezzo bicchiere d’acqua o su una zolletta di zucchero tre volte al giorno.

  • Polvere : ridurre una manciata di pianta essiccata in polvere finissima. Prenderne un cucchiaio tre volte al giorno, mescolata con miele oppure sciolta in in acqua o in un altro liquido caldo.

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