Frangula

La frangula è un arbusto alto pochi metri con foglie caduche. E’ una pianta da sottobosco, che vive nei luoghi umidi e ombrosi ed è diffusa in tutta Europa, Asia e Africa settentrionale; in Italia la troviamo soprattutto al nord sia in pianura che nelle zone montane.

Della frangula viene usata la corteccia, che viene raccolta in primavera ed essiccata rapidamente al sole o al calore di una stufa.

Non va assolutamente usata fresca perché provoca vomito ed ha un’azione fortemente purgativa; la corteccia deve essere conservata almeno un anno prima di fame uso.

I principi attivi che contiene sono: glucosidi andrachinonici fra i quali la glucofrangulina e la frangulina, tannini, un enzima (rannodiastasi), gomme e mucillagini.

Il suo uso principale è quello di lassativo non irritante e  agisce anche positivamente nell’insufficienza biliare che spesso provoca stipsi.

Tra i purganti ha il vantaggio di agire più a lungo e di esercitare una azione regolatrice sulla peristalsi intestinale e non dà assuefazione.

Per questa sua blanda attività è indicata anche per i bambini, gli anziani ed è adatta anche per chi ha problemi di costipazione dovuta a spasmi intestinali.

Le proprietà lassative della frangola vengono sfruttate in molte preparazioni, così come nelle cure dimagranti, depurative del fegato e nella cura della stipsi cronica.

Usi e dosi

  • Polvere: ridurre in polvere finissima una manciata di corteccia essiccata. Prenderne  un cucchiaio alla sera ed uno al mattino in un’ostia oppure misto a miele o marmellata.

Avvertenze: si consiglia di assumere la corteccia della frangula solo in polvere.

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