Manuale di erboristeria

  • L’erboristeria è una scienza antica quanto l’uomo.

  • Questo manuale vuole essere un piccolo contributo per conoscere le principali caratteristiche di erbe più o meno note, ma anche di alcuni tipi di frutti, verdure e spezie che troviamo spesso sulla nostra tavola ma le cui virtù sono spesso dimenticate e che possono invece costituire un valido e prezioso aiuto per la nostra salute.

  • I principi attivi delle erbe possono essere utilizzate sotto forma di infusi e tisane, o fitopreparati di vario tipo.

  • Nelle pagine della vendita on line  troverai i prodotti fitoterapici suddivisi in categorie per una più facile scelta del prodotto più adatto alle tue esigenze.

La fitoterapia

  • La fitoterapia, ossia la cura delle malattie attraverso l’uso delle piante, è conosciuta fin dai tempi più remoti della nostra storia.

  • Gli antichi dicevano infatti che le prime farmacie sono i boschi e i prati e oggi fortunatamente, dopo una lunga corsa verso i prodotti di sintesi, stiamo assistendo ad un graduale costante ritorno ai vegetali per usare, così come sono, senza alterazioni e manipolazioni, i principi attivi che molte piante ci offrono.

  • Alla base di questo fenomeno, troviamo due elementi fondamentali. Per prima cosa le droghe di sintesi, certamente utili ed anche indispensabili in alcuni casi, hanno spesso effetti collaterali più o meno gravi, specie se usate in dosi massicce e per lungo tempo.

  • Le piante invece, a parte evidentemente quelle tossiche, hanno la particolarità di non provocare effetti secondari irreversibili e di non dare generalmente assuefazione.

  • In secondo luogo negli ultimi anni si sono approfonditi gli studi sulle erbe e in tal modo le loro proprietà, conosciute per secoli solo empiricamente, oggi vengono spiegate in maniera scientifica.

  • E la ricerca moderna, con le sue varie analisi, non fa che riconoscere la fondatezza dei metodi empirici e che gli antichi avevano spesso ragione.

  • Ad esempio tutti conosciamo la penicillina, ma pochi sanno che la pianta della pilosella è efficace in un certo numero di stati febbrili grazie alla presenza in questo vegetale alcuni principi antibiotici.

  • E la presenza di sostanze antibiotiche attive è stata dimostrata anche nell’aglio, nella cipolla, nelle alghe, nell’avocado, nel pino e in moltissime altre specie vegetali.

  • La fumaria è una pianta che gode da molti secoli di una particolare fama: si dice infatti che il suo uso regolare prolungherebbe la vita a cento anni. Oggi la composizione della «fumaria officinalis», analizzata con i metodi moderni, ha dimostrato che questa pianta è dotata di importanti poteri benefici per la salute.

  • Allo stesso modo le ricerche hanno dimostrato ad esempio che la clorofilla ha un’azione tonicardica in aggiunta alla digitale nei problemi cardiaci.

  • Altri studiosi hanno analizzato l’effetto del solfato di laminaria, sostanza estratta da un’alga, in grado di abbassare il tasso del colesterolo nel sangue, spiegando così il motivo per cui da secoli l’uso delle alghe o dei loro estratti sono stati consigliati nell’arteriosclerosi e nei problemi legati alle coronarie.

  • Nei vegetali inoltre esistono più costituenti sinergici che fanno in modo che l’azione risultante al suo impiego sia meno violenta, più prolungata e più completa di quella del principio chimico, e questo spiega come la cura naturale sia, nell’insieme, meglio tollerata dall’organismo rispetto alle sostanze estranee create artificialmente, di cui non si conoscono bene la tossicità a lunga scadenza e gli effetti secondari.  

  • Nonostante tutto questo esistono ancora molte perplessità riguardo all’efficacia delle piante,

  • Una delle obiezioni che veniva fatta, soprattutto in passato, è che la fitoterapia non è abbastanza precisa, che non si è sicuri della qualità delle piante la cui raccolta e conservazione esige la più grande cura, mentre i prodotti di sintesi sono chimicamente puri, ben definiti e ben dosati.

  • Le proprietà medicinali infatti dei vegetali dipendono dal terreno, dal clima, dall’altitudine e da numerosi altri fattori; fondamentali poi sono le modalità della loro raccolta e conservazione per mantenere al massimo intatti i principi attivi.

  • Il momento della raccolta dipende non solo dal tipo di pianta ma anche dalla parte di essa che ci interessa. Le radici ad esempio si raccolgono in primavera nel caso delle piante perenni e in autunno quelle delle piante annuali o biennali.

  • E anche le tecniche di essiccazione sono diverse: le radici devono essere essiccate all’aria e conservate al riparo dall’umidità mentre le radici carnose vengono tagliate.

  • L’osservazione quindi che la fitoterapia non è abbastanza precisa è stata senz’altro utile perché ha spinto i laboratori erboristici  a prendere ancora maggiori precauzioni sia nella raccolta che nella manipolazione delle piante. Inoltre oggi esistono precise norme sia scientifiche che legali che regolano la preparazione, conservazione e distribuzione dei prodotti erboristici, a garanzia della loro qualità e a tutela della salute dei consumatori.

Principali modalità di utilizzo delle piante

  • Cataplasma: si fa con numerose piante, fresche o cotte, applicate direttamente sulla parte interessata avvolgendole se necessario in una garza.

  • Compresse: si fa bollire la pianta e si applica esternamente il liquido ottenuto con una garza imbevuta.

  • Decotto: si mette la pianta nell’acqua fredda e si fa bollire, secondo i casi, da 2 a 15 minuti. Le cortecce e le radici generalmente si fanno bollire più a lungo de­gli steli e delle foglie.

  • Estratto: si ottiene facendo evaporare parzialmente una soluzio­ne acquosa, alcolica o eterea di una pianta.

  • Fumento: si fanno bollire le piante in acqua per otte­nere un vapore aromatico da usare ad esempio nel caso di raffreddori, sinusite, ecc.

  • Infuso: si versa dell’acqua bollente sulla pianta e si lascia riposare per alcuni minuti (da 5 a 15 minuti, secondo la pianta).

  • Linimento: è un composto di olio o di alcool e di prodotti attivi. Si utilizza per applicazioni sulle parti malate.

  • Lozione: si fanno bollire le piante nell’acqua e si filtrano at­traverso un lino sottile. Si utilizza per lavaggi.

  • Macerato: si ottiene lasciando macerare (da alcune ore a pa­recchi giorni secondo i casi) una pianta in acqua fredda, vino, alcool o olio per ottenere i principi solubili.

  • Oli: si riempie la metà di un barattolo di vetro con piante essicate o radici frantumate, poi si aggiunge dell’olio fino a riempire completamente il barattolo. Si la­scia macerare tre settimane a temperatura mite, si filtra e si conserva in un flacone.

  • Olio essenziale: è una sostanza odorosa estratta da alcuni vegetali con vari procedimenti: distillazione a vapore, incisione, spre­mitura, ecc.

  • Sciroppo: si ottiene facendo sciogliere a freddo o a caldo dello zucchero in acqua e incorpo­rando nel composto i principi terapeutici desiderati.

  • Succhi di frutta, ortaggi, erbe: si preparano con una centrifuga.

  • Tintura alcolica: si ottiene facendo sciogliere nell’alcool (per soluzione, macerazione, ecc. ) i principi atti­vi di sostanze medicinali. Le tinture di sostanze vegetali contengono generalmente una parte di sostanza ogni cinque parti di alcool.

  • Tintura madre: si ottiene mediante lo scioglimento dei principi attivi di sostanze medicamentose in un liquido adatto (acqua, alcool, etere).

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